mercoledì 9 febbraio 2011

Tortelloni della strega

Difficoltà: media

Adatto  a: adatto  a novembre,adatto  a tutti coloro che amano il dolce ed il salato,ideale per un raduno segreto di streghe e maghi con voglia di divertirsi e di sperimentare nuove pozioni.Fantastico per stupire  e "prender per la gola" il vosto partner,senza strozzarlo.Meraviglioso piatto della tradizione ferrarese rivisitato dalla maga Bertha senza l'ausilio di vere zampe di pipistrello  e code di lucertola,non tanto per la loro difficile  reperibilità quanto per  l'amore che nutre verso tutte le povere bestiole.Meraviglioso per halloween se indossate cappello  e mantello da strega...fondamentale una bacchetta magica per completare la vostra trasformazione da esser umano a creatura incantata.Attenzione!non vale tastare il dito ai commensali...non immedesimatevi troppo nelle fiabe dei fratelli Grimm anche perchè sfido chiunque ad aver un forno abbastanza grande da accogliere un essere umano intero.Quindi dimentichiamoci i due eterni tedeschi e scriviam la nostra fiaba culinaria mescolando il nostro fumante pentolone...magicabula...taglialazuca....

Ingredienti per 6 persone...ingordone

1 zucca di quelle ferraresi che hanno la polpa più soda,compatta e sono dolcissime
250 gr  circa di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di pane grattato
una scamorzina affumicata
sale
pepe
noce moscata
1 dito di vino
3 belle fette grosse di spek da tagliare  a fiammifero
40 gr di burro
semi di papavero
per la pasta:
6 uova
500 gr di farina 00
100 gr di semola

Preparazione:
prima di tutto tagliam la zucca in due parti,eliminiamo i semi e la mettiamo a cuocere in forno caldo  finchè non diventa tenera e si scurisce in superficie (dovete riuscire ad affondarci i rebbi della forchetta),ci vorranno circa 45 minuti max 1 ora.
Impastiamo le uova con la farina,facciamo una bella pagnotta e la mettiamo a riposare infarinata in un sacchettino di plastica, ideali quelli da frigo.
Possiam vestirci da stregoni...abbiam tempo...due colpi di bacchetta ed apparecchiam la tavola..puntiamo il dito ed attiviam l'aspirapolvere... ci tocchiam la punta del naso e diam una spolverata e, mentre tutto in casa si avvolge di magia, facciamo un giro sulla scopa per andare a salutare i nostri amici ricordando loro che dovran portare il vino.
Perfetto...siamo tornati...ora la zucca è pronta e si è anche raffreddata..con un cucchiaio ne asportiamo la polpa,la mettiam in una ciotola ed aggiungiamo 3/4 del formaggio,sale ,pepe,noce moscata e pan grattato se mescolando vi dovesse sembrare troppo bagnata. Incorporiamo la scamorzina  tagliata a  dadini piccolissimi ed amalgamiamo bene con  le mani...si vi dovete sporcare anche qui...seguendo un consiglio una volta ho provato ad aggiungere una mezza patata americana cotta...potete sperimentare anche voi,ottimo risultato sia per il gusto che per la consistenza del ripieno!
Ora stendiamo la pasta...la tiriamo bella sottile e tagliamo dei quadratoni di 8 x 8 cm.Con un cucchiaino poniamo al centro di ogni quadrato un pò del ripieno e li chiudiamo,spiego: li pieghiamo  a metà formando un triangolo ed uniamo le punte della base con una piccola torsione delle stesse premendo bene sulla congiuntura perchè non si devono aprire in cottura.
Tagliamo lo spek a fiammifero corto.
Mettiamo a bollire il nostro pentolone d'acqua salata,io ci verso sempre un goccio d'olio,mantiene morbida la pasta e non la fa attaccare,ci tuffiamo i nostri tortelloni e  li facciam cuocere 3 minuti circa da quando vengono  a galla.
Intanto in una bella padella,abbastanza capiente da potere contenere le nostre magie,mettiamo lo spek,lo sfumiamo con un pò di vino e facciamo sciogliere il burro...con una ramina coliamo i tortelloni direttamnte nella padella e li saltiamo delicatamente spolverando col formaggio grattugiato rimasto.Impiattiamo e concludiamo con una pioggia di semi di papavero.

La magia di questa ricetta: consiglio sempre di tenere della zucca già cotta al forno,pronta all'uso e per farsi degli spuntini al voloE' poco calorica,arancione ,colore di guarigione e di allegria,dolcissima ed anche bellissima..quando è stagione ne tengo qualcuna sparsa per casa,arredano e mi restituiscono il contatto con la natura e l'equilibrio con tutti gli elementi .Realizzare  questo piatto ti fa sentire speciale,capace di fare magie,dosare gli ingredienti per realizzare la pozione più efficace..un pizzico di..una spolverata di...pezzetti di...e poi che cromia!!!Il giallo della pasta,l'arancione della zucca,il giallino del burro,il rosato dello spek...con quel finale di granella nera sembra di ripassare a china il contorno della fantasia,fa risaltare i colori,rende più espressivi i gusti...come nelle illustrazioni delle fiabe che ci leggevano da bambini con quegli acquerelli leggeri e tenui  dalle linee però marcate ad inchiostro a definirne i dettagli...perchè nulla deve passare inosservato,come di noi e dei nostri tortelli...siamo tutti da assaporare...siamo magia nata dalla combinazione di tanti elementi in piccole dosi,ben armonizzati...e così,in questo rituale compiuto nel bosco della nostra cucina,ci riequilibriamo ed acceleriamo i processi di guarigione con un sorriso ed il cappello da strega!

sabato 5 febbraio 2011

risotto della bolgia

Difficoltà: media

Ideale per una cena  a base di carciofi,veloce,rapida,gustosa.Ottimo rimedio contro la depressione transitoria dovuta ad una giornata in lotta con gli ormoni impazziti del mese che ti fan sentire un carciofo se sei donna,o se la femmina del tuo cuore stasera è uscita con un altro se sei uomo...oh tu maschio,ti sentirai ben anche te un pò bruttino ogni tanto,un pò carciofo, benchè gli ormoni ti siano impazziti per quella là e che tu sia in grado di aver un porta strofinacci portatile,non appeso al muro...no noo,guarda lì...abbassa gli occhi...a quello mi riferivo...quindi brutti o no,homo erectus o femmina ingobbita  e spinosa,scorriam la rubrica  ed invitiam qualcuno  a cena...o stiam da soli e gratifichiamoci col buon cibo,alla scoperta di bolge di sapori racchiuse in cocottine di riso magico e decorate da croccanti evocazioni di noi stessi, fritti e  gustosi,bruttarelli e pesanti com'è ritenuto il cibo cotto nell'olio bollente secondo l'opinione comune...chi se ne frega,tu ora ingurgiteresti anche un sasso e non avresti nemmeno l'effetto pitone,che si addormenta dopo l'ingestione della preda..vuoi mangiare e digerire la  parte di te che si sente un carciofo spinoso e sentirti soddisfatto accettando tutto anche il fetore del taleggio,la tua parte repellente...te uomo taci, anche i pensieri ,non voglio sapere i tuoi progetti imminenti se resti solo  e tronfio del tuo appendino!)

ingredienti per 2 persone:

2  carciofi spinosi
1 uovo
due cucchiai di farina setacciata
1 cucchiaio di grappa
olio
sale
acqua
Olio di mais per friggere
1 tazza di riso
1 mezzo litro di brodo
1 bicchiere di vino bianco
60 gr di taleggio
2 fette di spek
1 scalogno piccolo
1 limone

preparazione:Iniziamo con la pastella che prepareremo con il tuorlo d'uovo,la farina,la grappa,1 pizzico di sale,1 cucchiaio d'olio.mescoliamo tutto per bene,e d aggiungiamo un pò d'acqua fredda per renderlo più fluido.Mettiamo in frigorifero a riposare per almeno 1 ora.
Ora tocca ai carciofi o meglio tocca a noi...li puliamo eliminando le spine e tagliandoli in due parti per privarli della barba interna.Li facciamo a fettine e li gettiamo in acqua freddissima e limone.
Mettiamo l'olio a scaldare dovrebbe raggiungere i 175° di temperatura.
Montiamo  a neve l'albume e lo incorporiamo dolcemente alla pastella.
Scoliamo i carciofi e li tuffiamo prima  nella pastella poi nell'olio di mais bollente a friggere.Una volta cotti li asciughiamo su carta da cucina e li teniamo al caldo nel forno tiepido.
Tagliamo lo scalogno e lo facciam imbiondire in una padella grande con un filo d'olio o burro,aggiungiamo il riso  e lo facciam tostare,bagniamo con il vino bianco che lasceremo evaporare.Copriamo con il brodo,abbassiam la fiamma e  facciam cuocere aggiungendo mestoli di brodo fino alla completa cottura dei chicchi...ricordatevi di mescolare.Incorporiamo il taleggio e mescoliamo benissimo (io di solito lo sciolgo un pò prima i un pentolino con un goccio di latte),io metto anche un pò di pepe.Facciamo le porzioni aiutandoci con una ciotolina ( cocottina) che poi ribalteremo sul piatto ad ottenere un effetto cupolina che andremo a decorare con spicchi di carciofo e le fette di spek appena abbrustolite in padella antiaderente.servite e mangiate...se siete stati furbi avrete fritto più carciofi per sgranocchiarne qualcuno dopo il riso,per contorno alla seconda portata o come semplice aperitivo con un bicchier di vino, mentre giocavate agli chef carciofi  chiusi nella vostra cucina per non far uscir la puzza di fritto...

La magia di questa ricetta:
che bei carciofi che siete,belli  e buoni....chiusi in cucina vi siete impregnati di puzza di fritto,ingordi!!!,quanti ve ne siete cotti?avete fatto benissimo,adesso son sicura che vi sentite meglio,benchè più repellenti di prima...vi accettate di più ,avete capito che il malessere è solo transitorio.quanto sono buoni i carciofi fritti...lì sopra a quel puzzolente riso al taleggio e con quello spek così croccante e così bruttino..mmmm che delizia!dal brutto è risorto il bello,sono la faccia della stessa medaglia,come la gioia  e la tristezza...l'avevate lanciata in aria  e tac...si era girata da quella parte,ora la rilanciate e vediam che lato sceglie..continuate tutto il tempo che volete,amatevi ed odiatevi un pò tutti i giorni.Inveite contro di voi affetandovi   e vi friggendovi per tornare a gustarvi di nuovo,così saporiti,così meravigliosi.amate i vostri difetti transitori o perenni,rendeteli più appetibili,sfidatevi a digerirvi e ad assaporare la bellezza nascosta dietro all'apparenza più repellente,che sia estetica,olfattiva o tattile...chiudete gli occhi,gustate e riapriteli avete davanti uno splendore e siete carichi di vita.Vi siete sfogati ed ora in perfetto equilibrio con la vostra dualità,vi accettate,tutto grazie ad un risotto che sa di bolgia dantesca,un pò per l'inferno che sentivate dentro ed un pò per il mischione di odori e sapori che impregnavano la vostra portata,parlo all'imperfetto un pò per sottolineare il fatto che già vi siete mangiati tutto ed un pò per ironizzare sul come vi sentivate prima..ma ora è passato ,siete perfetti,vi darei un morsino pure io!

lunedì 31 gennaio 2011

Tagliatelle alla godereccia

Difficoltà: media

Adatto  a: gente godereccia,a cui piace masticare anche con la mente,sentire la ruvidità delle tagliatelle sul palato,il sapore morbido della pasta fresca accompagnato alla mollezza dei porcini impegnati in un tango con la croccante pancetta vestita di retrogusto al pepe,danzante in una sala fumosa,inacidita dall'aroma di vino rosso che le pesta i piedi facendola saltare,ma capace di recuperare l'armonia del ritmo con figure sensuali in un'esplosione di passionalità.A coloro che non osano troppo ma solo quel tanto che basta per provare nuove emozioni,a coloro che amano divertirsi ed i piaceri forti  e persistenti.

Ingredienti: per 4 persone

Per la pasta:
4 uova
350 gr di farina 00
50 gr di semola

Per il condimento:
funghi porcini secchi a piacere
pancetta affumicata a piacere
1 scalogno
1 bicchiere e mezzo  scarsodi vino rosso(quello che userete per pasteggiare...meglio uno leggermente invecchiato, consiglio un buon sangiovese,un montepulciano d'abruzzo,nebbiolo o ottimo anche un chianti)
parmigiano o grana grattugiato
un noce di burro
sale  e pepe

Preparazione:
Prima di tutto mettiamo in ammollo i porcini secchi per farli riprendere.Poi...
lo sapete usare il matterello?nooo???!!!non temete,ho in programma una guida alla pasta fresca con immagini,faccio pure il corso a casa...se proprio non ce la fate potete comprarle o rimediare con quelle confezionate,ce ne sono di ottima qualità in commercio,belle ruvide e mi raccomando abbastanza larghe.
Se le "tirate" voi,fate una sfoglia abbastanza spessa e tagliatele allo spessore di 8 mm.

Mettiamo a bollire l'acqua per le tagliatelle.
Procediamo col condimento tagliando lo scalogno finemente e mettendolo a soffriggere con un filo d'olio,in una padella grande,quando iniza ad imbiondire aggiungiamo la pancetta affumicata,un pò di pepe e mescoliamo bene senza farli bruciare.Sentite che profumo...mmm...aspettate che la carne vi sembri un pò croccante ai bordi e versiamo 1 mezzo bicchiere di vino che lasceremo evaporare.Quando la padella sarà quasi asciutta ci tuffiamo i funghi con un pò della loro acqua d'ammollo che sarà di un bel colore marrone e molto profumata e lasciamo cuocere a fuoco basso,se ci sembra il caso aggiungiamo un pò d'acqua e magari anche un pò di dado per chi lo ritenesse un ottimo alleato in cucina.Ora possiamo cuocere la pasta,pochissimo se è fresca,deve  finire la cottura insieme al condimento al quale andremo ad aggiungere un mestolino di acqua di cottura.
Perfetto,i funghi sono morbidi?allora possiamo buttare le tagliatelle nella padella,mescolare bene e  quando saranno asciutte,sorpresa...versarci il bicchiere di vino (non colmo al bordo,sia chiaro!)..facciam tirare bene,le saltiamo,spolveriamo col formaggio,pepe se ci piace e le lasciamo riposare con un a noce di burro per 5 minuti.Mescoliamo e serviamo!

La magia di questa ricetta: è buonissima ve lo assicuro,è veloce e ti fa sentire alternativo senza forzature.Versare il vino sulla pasta ti stampa un ghigno strano,come un bambino prima di fare una marachella...uhuuhuh chissà cosa succederà??!!non l'ho mai fatto...e invece fallo,renditi conto che osare ogni tanto porta grandi successi..."stay hungry stay foolish",cito Jobs anche in cucina perchè ci sta bene come le mele cotte quando hai l'influenza.
Questa ricetta è il tuo primo step per lasciarti andare e per godere appieno delle gioie della vita e così aggiungo:"sii affamato,sii folle e sii godereccio!"...fatti questa bella tagliatellata,finisciti la bottiglia che hai aperto per realizzarla,ridi coi tuoi commensali e sentiti vivo,bambino pestifero,già conosci la differenza fra bene e male...osa con amore,al max scuocerai le tagliatelle...(ma io ho aggiunto la semola all'impasto per evitare anche questo).Ridi ,balla e gioisci di tutte le sorprese che ti riserva la vita,le hai tutte sotto al naso ,prova le combinazioni,ti si aprirà una cassaforte piena di tesori!Pura vida.

sabato 29 gennaio 2011

Super soufflè sofficion

Difficoltà: facile

Adatto a: a coloro che hanno spesso gente  a tavola senza preavviso,quelli che devono portare sempre qualcosa quando sono invitati  a cena ma non hanno mai tempo ed a tutti coloro che come me, frequentano quel locale bolognese dove servono solo da bere, ma  ti consentono di portare il cibo da casa.Sotto richiesta dei miei amici di solito,mi presento col super soufflè sofficion e le polpettine dell'amicizia. Questo piatto ti salva la faccia se devi improvvisare,hai poco tempo e non hai praticamente nulla in frigo...quindi vai...apri lo sportello malefico...il vuoto...non hai fatto in tempo  a fare la spesa..non ti avvilire...controlla bene...uova ci sono...qualche ortaggio d'avanzo,prosciutto,formaggio...dei funghi secchi magari nella dispensa...ma si che ce la fai anche questa volta, stupirai tutti!la tua autostima è salva,la tua creatività alle stelle,sarai anche più simpatico stasera così fiero di te e soddisfatto per essere così abile nell'uscire dall'impasse.
L'ideale per la cottura è avere uno stampo tondo coi bordi alti,come quello dei budini,ma alla fine vien buono in ogni forma..al massimo farai un super soufflè sofficion spianè,spalancherai meno la bocca ...ma il sapore è uguale,solo attenzione a non riempirlo troppo,gonfiandosi tende ad uscire dallo stampo!

Ingredienti: per 4 persone

4 uova
sale
pepe
tutto quello che volete e che vi piace.

Preparazione:
Allora devoti al problem solving,cosa vi piace ma soprattutto cosa avete in  frigo  e in dispensa?
Innanzitutto poniamo  le basi per dar sapore alla nostra creazione.se abbiam recuperato della verdura,la tagliamo a cubettini piccoli,se abbiam cipolla  e aglio li facciam dorare con un pò di burro o olio in un tegame  a bordi altri,ci tuffiamo la verdura a pezzetti mescoliamo bene per insaporirla e aggiungiamo acqua per farla cuocere bene,come nel caso ci fossero delle patate,che io uso spesso in questa ricetta.
Trituriamo tutto col frullatore ad immersione per pochi secondi,così resta qualche pezzo più grosso e facciamo raffreddare un pò.Ah...che sbadata.. scaldiamo il forno intanto,a temperatura media.
Se abbiam recuperato del prosciutto cotto, crudo,spek, o del formaggio tipo emmenthal lo tagliamo  a dadini,per pancetta o salsiccia è uguale ma  dobbiam  ricordarci di cuocerla in padella magari tirandola con un goccio di vino.I formaggi molli o i grattugiati possiamo già amalgamarli  alla crema di verdure...Insomma adesso mettiamo tutto insieme e mescoliamo,controlliamo di sale,magari aggiungiamo qualche spezia...mancano solo le uova: i rossi li andiamo a mescolare con l'accozzaglia di superstiti del vostro frigo ridotti  a crema densa...mentre in una ciotola a bordi alti  mettiamo i 4 albumi con un pizzico di sale,dobbiam montarli  a neve fermissima,meglio avere uno sbattitore elettrico.Ora dobbiam unire il tutto,mi raccomando quando inserite questa nuvola d'uovo,mescolate dal basso verso l'alto molto delicatamente sennò si smonta.Bravissimi...è già fatto...lo versiamo nello stampo precedentemente imburrato e spolverato di farina,oppure usate la carta forno, a me risulta più comoda,ed inforniamo per 20 minuti  circa,il tempo dipende come al solito dal vostro elettrodomestico,comunque lo vedete quando è pronto,si alza e diventa dorato...lo sapete tutti che si sgonfia  appena lo estraete,vero?Tutto sotto controllo,non fatevi prendere dalla delusione,ora avete un obiettivo in più..stabilire il record di spumosità del vostro soufllè...ieri è rimasto bello alto,oggi meno...la settimana scorsa era perfetto...chissà domani..sperimentate  e divertitevi!...

Io consiglio come ingredienti : patate e  porcini (quelli secchi fatti rinvenire in acqua e bolliti con le patate) , a peperoni e pancetta affumicata e anche con la verza!

La magia di questa ricetta: stimola l'intelligenza, la creatività,migliorando la vostra vita relazionale ,se siete soliti lasciar poco spazio alle vostre libere idee,sarete più sensibili al piacere.Aumenta la sicurezza nelle proprie azioni,apre il terzo occhio,dona corretta visione,vi rende attenti  e ricettivi (si anche più svegli nell'eseguire le ricette!),vi rende fieri e coraggiosi,siete dei vincenti!

venerdì 28 gennaio 2011

Pasta gigante alla vaccona

difficoltà: media

Ideale per: pasticcioni..siii...siate pasticcioni in cucina per realizzare un piatto come questo!dovete avere voglia di maneggiare la pasta,di sporcarvi le dita con la ricotta appiccicosa,i pezzetti di prosciutto...gli sfilacci di spinacio e con tutti quei granelli di formaggio grattato che vi rotolano sui polsi se avete usato uno strofinaccio per pulirvi,pigri per non lavarvi i maldestri arti superiori.Scompiglierete tutta la cucina,ma ne varrà la pena...questa pasta soddisfa le famone nervose,gli appetiti insaziabili e perfino le fami chimiche se siete soliti fumare sostanze illegali!addentare un maccherone gigante,doverlo prendere in mano,sentire il suo peso...riempirà la vostra bocca ed il vostro stomaco...impasterà le vostre fauci ingorde lasciandovi muti a masticare per qualche minuto,titubanti e trepidanti per un sorso di vino,tristemente consapevoli che rischierete di affievolire quel sublime sapore che vi ricolma di piacere.Finalmente potrete esclamare:"Ahh...sono pieno...come sto bene!"...ma pur saturi di cibo....dopo 10 minuti avrete voglia di azzannarne un altro,perchè abbandonerete coltello  e forchetta,rapiti dal desiderio animalesco di cullare queste meraviglie sui vostri palmi prima di affondarci il grugno nuovamente.
Ideale per far pace con un parente,un/a amico/a,fidanzato/a...

ingredienti per 4 persone seguaci del Melius abundare quam deficere

500 gr di pasta gigante,consiglio i gobboni o i conchiglioni più facili da riempire per i meno esperti
200 gr di prosciutto cotto a dadini(fatevelo tagliare fette grosse poi lo sminuzzate voi)
un pugno abbondante di spinaci lessati
50 gr di parmigiano grattugiato
sale
pepe
noce moscata
500 gr di ricotta
1/2 litro di latte
60 gr di burro
3 cucchiai di farina setacciata

preparazione:

Iniziamo cuocendo la pasta al dente in abbondante acqua salata,la scoliamo  e la disponiamo su un canovaccio pulito tenendo separati i singoli pezzi,sennò si attaccano.
In una terrina mescoliamo la ricotta con i dadini di prosciutto,sale,pepe,una parte del formaggio,gli spinaci.Aggiungiamo un pò di latte se dovesse essere troppo pastosa..dipende dal tipo di ricotta...impastiamo bene evitando di avere blocchi di verdura nel composto.
Prepariamo una besciamella leggera,sciogliendo 50 gr di burro in un pentolino,aggiungiamo  a pioggia la farina mescolando sempre ed aggiungendo poco alla volta il latte,mi raccomando mescoliamo sempre e teniamo il fuoco basso per evitare che si bruci  e che si formino grumi.aggiungiamo sale  e noce moscata a piacere...io ci tuffo anche un pò di formaggio....sono pasticciona ed è  molto liberatorio trasgredire le regole per la pura besciamella.
Possiamo aggiungerne un pò al composto di ricotta e poi...voilà,iniziano i giochi...farciamo la pasta!
Bravissimi!Vi ha suonato il cellulare?avete risposto ed ora è tutto sporco così come le maniglie delle ante o il citofono?non ci credo che in questi momenti a voi non suoni almeno il campanello di casa o il gatto non decida di uccidere il canarino ribaltando la gabbia ed a domino il ficus benjamin sul pc!
Ok,siamo pronti,versiamo la besciamella in una teglia imburrata,ci adagiamo sopra quei macigni di grano duro farcito...senza sbavarci sopra...son quasi pronti!...spolveriamo con altro formaggio,pepe,qualche ricciolo di burro  e li poniamo in forno caldo per farli dorare.Abbuffatevi pure...per gli ansiosi,consiglio di pulire la cucina per gustarsi con calma l'abbuffata...per i più rivoltosi...fatelo dopo,così magari digerite in minor tempo e potete ricominciare a mangiare quanto prima per poi tuffarvi satolli sul divano felici e contenti ,come nei finali delle migliori fiabe non culinarie.

La magia di questa ricetta: Ci si perdona e ci si fa perdonare,dona senso di libertà.Riconquisterete fiducia nella vita,siete in grado di creare ordine e magia dal caos!nella peggiore delle confusioni,nel vostro picco di delirio,siete in grado di realizzare delle meraviglie senza sentirvi più in colpa per lo sporco ed il disordine...non siete maldestri,siete creativi e vi perdoneranno tutti per quel campo di battaglia che vi siete lasciati alle spalle...azzannare quell'enorme delizia,o farne piccoli bocconi come da galateo con coltello  e forchetta,per i vostri commensali sarà puro perdono,vi ameranno e vi perdoneranno anche per quello che non avete mai fatto,si sentiranno liberi ed appagati grazie  a voi,meravigliosi pasticcioni!

giovedì 27 gennaio 2011

Crespelle SEX ON THE TABLE

Difficoltà:media

Adatto a:tutti gli innamorati dell'amore ed i passionaloni che hanno voglia di pulire il loro secondo chakra,collegato alla sessualità,a volte un pò repressa per pudicizia


Attenzione,ricetta altamente erotica,potrebbe svegliare istinti maniacali e passioni trattenute...se durante la preparazione siete col vostro/a partner...l'assaggio del salmone con la crema esotica al porro...senza l'ausilio di posate per imboccare il vostro lui o la vostra lei...vi condurrà in men che non si dica ad un travolgente accopiamento senza inibizioni sperimentando angoli della cucina impensabili prima della scoperta di questo abbinamento di sapori!Consiglio di eliminare ogni  arnese tagliente o pungente dai piani di lavoro e anche dal lavello...prestate particolare attenzione ai fornelli...potrebbero esser ancora caldi...speriam non più di voi!

Qualcosa mi dice che avete già carta e penna per segnare gli ingredienti ed avete già il cappotto pronti per uscire  a fare la spesa...


Ingredienti per 2 persone:

1 uovo
1/2  litro di latte
100 gr di burro
1 cucchiaio d'olio
4 cucchiai di farina setacciata
zafferano,paprika ed eventualmente un mix di spezie indiano per pollo tandoori
salmone affumicato
1 porro
sale


Preparazione:
Iniziamo preparando le crespelle,o come dicono in Francia,le crepes:in una ciotola mescoliamo bene l'uovo,un cucchiaio di farina e aggiungiamo poco alla volta un bicchiere di latte,un pizzico di sale ,aiutiamoci con la frusta,oggi ottima alleata per la preparzione di questo elisir d'amore...e non è un tocco di sadomaso,è la semplicissima ben nota frusta per mescolare!quando avremo ottenuto una crema abbastanza densa liscia ed omogenea-tirando su il cucchiao dovrebbe fare il filo -la lasciamo riposare mentre ci accupiamo d'altro.
Ora prepariamo la  base per la crema di porro che in realtà è una specie di besciamella lasciata lenta come quella che si fa per le lasagne.Sciogliamo 50gr di burro,a parte in un pentolino facciamo scaldare il latte.Prendiamo un tegame coi bordi alti,mescoliamo 3 cucchiai di farina col burro e un pò di latte aiutandoci con una frusta(vedete che oggi serve!),non devono esserci grumi,teniamo il fuoco basso e piano piano amalgamiamo il latte precedentemente scaldato mescolando sempre,se dovesse rapprendersi troppo la togliam dal fuoco...deve risultarne una crema omogenea di media consistenza,se così non fosse,potete sempre rimediare aggiungendo altro latte.A questo punto possiamo incorporare le spezie ed il sale a nostro piacere(lo zafferano se preferite potete sciglierlo in un cucchiaino di latte ).
Laviamo il porro e lo tagliamo a rondelle sottili, lo mettiamo in un tegame con il burro rimanente e l'olio,copriamo e lasciamolo stufare lentissimamente,eventualmemte aggiungiamo un pò d'acqua,non si deve dorare.Una  volta pronto lo andiamo ad incorporare alla crema speziata e lo passiamo col frullatore ad immersione,almeno io faccio così,se non l'avete abbiate più premura nel tritare più finemente il porro prima di cuocerlo.
Questo è il momento critico,l'assaggio...dovete sentire se la quantità di spezie  e sale è di vostro gradimento abbinata al salmone,che avrete già stagliuzzato ed è lì che vi chiama dal tagliere,soprattutto se vi state sorseggiando anche un bicchiere di vino bianco mentre giocate  agli chef,affamati, vogliosi di aperitivo e non solo...se siete soli proseguirete con la ricetta...ma se siete già in due...non finirete di leggere!
Bene,siete soli o indisposti,me ne rammarico ma sono sicura che recupererete, quindi torniamo alle crepes,se non avete la padella apposita ,un' antiaderente va benissimo.lL'ungiamo con un pò di burro e la scaldiamo bene,a questo punto versiamo un mestolo di composto e lo distribuiamo uniformemente sul fondo velocemente aiutandoci con una spatola,la giriamo e continuiamo la cottura per 1 minito al max.Deve risultare un frittatina leggera e sottilissima.Dovreste riuscire a farne almeno 4.
Prendiamo una ruola da forno,meglio tonda in questo caso,possiamo ungerla bene e spolverarla con   un pò di farina oppure  usare la praticissima carta forno per evitare che le nostre crespelle si attacchino al fondo ed ai bordi.Adagiamo allora la nostra crepes e procediamo facendo strati con crema di porro e pezzettini di salmone,da non mettere sull'ultimo strato di copertura che sporcheremo solo con un pò di crema prima di infornarle  a forno caldo per max 15  minuti.
Fatele riposare almeno 20  minuti prima di metterle in tavola!e buon appetito..ne avrete tanto!

la magia di questo piatto:bhe..che dire...credo di averla già ampiamente espressa...è l'Amore,la passione!

Sverzata

Difficoltà:Facile

Adatto  a:ecco care lettrici e cari lettori golosi,un piatto gustoso e dietetico per ovviare allo smarrimento del giro vita dopo le feste natalizie.,senza rinunciare alla soddisfazione del palato viziato da pranzi e cenoni di baldoria sensoriale.

Ingrediente principale:il cavolo verza,gustoso,bello...si narra che ci nascessero sotto i bambini,forse ci siete nati pure voi ,ma sappiamo tutti che il concepimento ha poco  a che  vedere coi cavoli! Tralasciamo le innumerevoli  proprietà benefiche e antiossidanti di questo capolavolo...o meglio cavolavoro della natura,meraviglioso da toccare e da aprire come se si fosse alla ricerca di un tesoro nascosto fra le foglie.
Reinstauriamo un contatto con la terra,esploriamo  e godiamo del nostro profondo palpando le carnose ed enormi foglie profumate di vita di questo ortaggio,verrebbe voglia di incorniciarne una o usarla come fiore per adornare i capelli..che cavolo ti sei messa in testa?
Allora passiamo alla  ricetta,Sverzata perchè è una carica di energia  e benessere oltre un  ottima alleata per la linea!

Ingredienti: per 4 persone:

una cipolla,la quantità varia secondo i vostri gusti,io di solito abbondo...in più fa bene!
Aglio...idem come per la cipolla
un cavolo verza di media grandezza(controllate che le foglie siano belle verdi e compatte)
4 uova
pangrattato
olio d'oliva
acqua
sale
pepe o peperoncino
una manciata di formaggio stagionato grattugiato(per i più golosi ed i meno a dieta)

Preparazione:
Incominciamo...
facciamo un trito con la cipolla  e l'aglio,mettiamoli in una bella pentola capiente con 2 cucchiai di olio,mescoliamo un pò e teniamo un fuoco vivace per un paio di minuti senza bruciare il tutto.aggiungiamo un pò d'acqua(sostituiamo il soffritto abituale perchè siamo  dieta,se così non fosse procediamo come da tradizione) e facciamo stufare il trito...si proprio stufare,si deve quasi stancare di stare in pentola,una nostra vendetta per le lacrime che la cipolla ci ha fatto versare durante il taglio se prima non c'eravam ricordati di riporla in frigo(consiglio,quando succede,la peliamo e la teniamo in acqua freddissima bagnando sempre il coltello mentre l'affettiamo).
Nel frattempo,tagliamo a listarelle il cavolo...ok,vi spiego come:lo dividiamo in 4 parti aiutandoci con le mani quando la nostra forza ci abbandona tentando d'incidere la parte più dura,e poi tagliamo come si fa con gli arrosti,ma mantenendo uno spessore di max 1 cm...operazione fattibile,non temete magari la prossima volta andrà meglio!lo buttiamo in acqua per lavarlo e una volta sgocciolato lo andiamo a mettere nella pentola con la cipolla  e l'aglio ormai stanchissimi e belli imbionditi.Qua sarà una lotta,non vi spaventate dal volume del cavolo tagliato,pigiatelo e fate in modo di mettere il coperchio  a quel tegame,un cavolo non potrà mai avere la meglio su di voi,non dimenticatevelo mai!perfetto,avete vinto...fra 5 minuti dovrete scoprirlo,noterete con gioia che si è ridimesionato,ora potete provare  a mescolarlo un pò,aggiungete un paio di bicchieri d'acqua,il sale e coprite nuovamente,lasciate cuocere a fuoco medio-basso per 15  minuti circa...le foglie dovrebbero rimanere un pò sode e restare di un bel verde brillante.a questo punto alziamo la fiamma,togliamo nuovamente il coperchio e facciamo evaporare l'acqua se ne è rimasta,aggiungiamo un pò d'olio  e mescoliamo bene.
Scaldiamo il forno,la temperatura varia a seconda del vostro elettrodomestico...partite dal presupposto che il nostro obiettivo e gratinare il nostro pasto!
Prendiamo una teglia da forno bella grande,copriamo il fondo con un pò di pane grattugiato e ci spargiamo un cucchiaio d'olio a filo.Versiamo la verza,ricopriamo anch'essa di pane grattato,un pò di pepe e un filo d'olio ed inforniamo per 15  minuti cira.Trascorso detto tempo,sfiliamo la teglia dal forno e ci apriamo sopra le uova,disponetele a vostro gusto,io di solito ne metto una verso ogni angolo così dopo riesco meglio a fare le porzioni!inforniamo nuovamnete finchè l'albume non diventa bianco.
Ecco la sverzata è pronta per essere servita,potete aggiungerci a pioggia una manciata di formaggio grattugiato  a piacere...in accompagnamento due crostini di pane abbrustolito con una passata d'aglio...se non siete dei vampiri  e non avete incontri galanti.lo consiglio vivamente!

E' ottima anche con l'aggiunta di pancetta,affumicata o non o la salsiccia,da aggiungere allo stufato di cipolla e fatta tirare con un goccio di vino,poi si procede come sopra...la prossima volta provo ad aggiungerci anche un pò di uvetta che con la pancetta mi va  a regalare un brivido alle papille gustative e faccio il pieno di sapori:dolce,amaro,salato...e ci metto il peperoncino al posto del pepe...piccante..divino!Mi è venuta fame...

La magia di questo piatto:maneggiare un cavolo verza è un'esperienza da provare assolutamente,è un frugare fra gioie e misteri dei quali abbiam sentore ma non la percezione...e che magia migliore se non quella di fare bene al nostro corpo...il nostro tempio sacro anche se forse un pò appesantito?facciamoci del bene,impariamo ad amarci di più masticando rugose e sodissime foglie intrise di gusti e della nostra fantasia...sono così versatili!